Seminari Energia Nucleare

Student* in Crisi
vi ricorda che continua il seminario di Chimica fisica ambientale su “L’energia nucleare” iniziato durante il presidio sotto il tetto del SMS ex-Mondino sgomberato

in collaborazione con il Prof. Paolo Ferloni

Il corso è diviso in due parti, ciascuna di 3 CFU.

a) Energia Nucleare: Rischi e Catastrofi.

Prevede lo svolgimento di 10 lezioni condotte dal Prof. Ferloni.

b) Energia Nucleare in Italia.

Per questa parte del corso sono previsti degli approfondimenti, a cura degli studenti partecipanti interessati, su argomenti di rilievo che riguardano l’Energia Nucleare in Italia dal 1960 ad oggi; tali approfondimenti verranno effettuati tramite ricerche personali o di gruppo e saranno presentati durante gli incontri.

Le lezioni si svolgeranno, a partire dal 7 marzo, ogni lunedì e mercoledì sera, dalle 21.00 alle 22.30, presso l’Aula delle Lauree, nella sede centrale dell’Università.

AVVISI:

1. Per gli studenti iscritti a Chimica: si noti che il corso ha carattere monografico e potrebbe essere seguito come attività libera in soprannumero anche da chi ha già frequentato il corso istituzionale di Chimica Fisica Ambientale nel primo semestre di quest’anno o in anni precedenti.

2. Per gli studenti iscritti ad altri corsi di laurea della Facoltà di Scienze MFN o ad altre Facoltà, il corso può essere scelto come attività libera, in soprannumero per il corrente anno accademico. Ove si sia sostenuto l’esame, esso potrebbe in seguito essere inserito come attività libera in numero nel piano di studi da presentare nel 2011 – 2012.

Troverete il programma completo a questo link:
Seminario energia nucleare-locandina

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Ausnahmezustand?

14 marzo ore 17.30, Pavia

Aula Volta, Università centrale, Corso strada nuova, 65

INCONTRO INTRODUTTIVO AL CICLO DI SEMINARI DI AUTOFORMAZIONE STATO D’ECCEZIONE, COSTRUZIONE DELLE EMERGENZE. DALLA TEORIA ALLE PRATICHE DI RESISTENZA

Ausnahmezustand.
Viviamo in uno stato d’eccezione? Le emergenze odierne e la loro gestione politica.

Relatore: Alessandro Dal Lago
professore di sociologia dei processi culturali, università di Genova

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Programma del ciclo di autoformazione su “Lo stato d’eccezione”

Di seguito, in formato, PDF la presentazione e il programma del ciclo di seminari di autoformazione su “Lo stato d’eccezione” organizzato congiuntamente dai collettivi FuoriControllo (MI), TrentoAnomala (TN) e Student* in crisi (PV).

DOSSIER eccezione WEB

Ulteriori info: SITO AUTOFORMAZIONE.ORG

locandina ciclo seminari autoformazione stato eccezione

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Stato d’eccezione, costruzione delle emergenze

CICLO DI SEMINARI: “Stato d’eccezione, costruzione delle emergenze. Dalla teoria alle pratiche di resistenza”

AUTOFORMAZIONE.ORG



Vent’anni di riforme bipartisan hanno trasformato l’università in un esamificio a pagamento, terreno per le scorribande degli interessi privatistici di pochi, gestito sul modello aziendale: una fabbrica di forza-lavoro qualificata e indottrinata. Contrapporsi a questo modello di università vuol dire anche guardare alla conoscenza per il suo valore d’uso e non per il suo valore di scambio. Liberare tempi per un apprendimento che risponda alle proprie esigenze, costruire e organizzare gli strumenti necessari per lo sviluppo di un sapere critico multidisciplinare e trasmesso orizzontalmente, usare questo sapere critico per agire collettivamente sul piano sociale: questa è autoformazione.

Siamo tre assemblee universitarie eterogenee, ma accomunate dal rifiuto di accettare passivamente la mercificazione della conoscenza. Ci siamo mess* in rete per condividere i nostri percorsi, per iniziarne di nuovi insieme, aprendo spazi fisici e mentali di autonomia tra l’università e la società, ridefinendo le nostre soggettività, confrontandoci con altre realtà autorganizzate.

Non viviamo nella Germania di Weimar o nell’Egitto di Mubarak. Ma certamente c’è poco di “normale” , nella società in cui viviamo. La gestione del post-sisma in Abruzzo o del ciclo dei rifiuti in Campania, la trasformazione delle migrazioni in emergenze da affrontare con campi di internamento, la costruzione di grandi opere, dalla TAV all’Expo, l’impiego dell’esercito nelle strade, il G8 di Genova, l’interiorizzazione del nemico, dal terrorista all’ultrà: tutte queste situazioni alludono a una sospensione dello stato di diritto. L’analisi della categoria di “stato di eccezione” può dunque contribuire ad inquadrare meglio i contesti e le forme della gestione delle emergenze.

Per info: studentincrisi@gmail.com

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Diritto all’informazione in Medioriente

Segnaliamo questa iniziativa organizzata dall’Atelier Universitario per la Cultura

Diritto all’informazione in Medioriente
Le notizie di ieri e di oggi, dall’Iraq all’Egitto in rivolta.

introduce:
Francesco Lista, studente
modera:
Pierpaolo Ciancio, redattore di Osservatorio Iraq
intervengono:
Ornella Sangiovanni, caporedattrice di Osservatorio Iraq
Ismael Dawood, attivista iracheno per i diritti umani
Antonio Morone, ricercatore dell’Università di Pavia

Giovedì 3 Marzo h. 20,30 Aula Magna dell’Università di Pavia, Piazza Leonardo da Vinci (3 torri)

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Stati generali del corpo vivo dell’università

Nonostante le mobilitazioni in tutti gli atenei d’Italia il 22 dicembre 2010 il Senato ha approvato la riforma Gelmini.

Sai cosa significa?

Privati nell’Università
…tagli al diritto allo studio
borse di studio sostituite dai debiti
accorpamento delle facoltà

E ora?

Ogni ateneo deve riscrivere le sue regole, adeguandole alla riforma Gelmini
Una Commissione è stata incaricata di rivedere lo Statuto dell’Università
7 baroni stanno decidendo in segreto al posto tuo
La tua borsa di studio è a rischio
La tua facoltà rischia di chiudere

Sei sicuro di volere che altri decidano per te?

Cosa si può fare?

Abbiamo una prima proposta: aprire uno Spazio di Mutuo Soccorso dove gli studenti possano organizzarsi per avere i servizi tagliati dalla riforma: studentato, mensa, aula studio autogestiti

Un mese fa è stato occupato uno stabile abbandonato dell’università, per trasformarlo in Spazio di Mutuo Soccorso, ma il rettore lo ha SGOMBERATO!

Ciononostante il Consiglio di Amministrazione voterà la proposta studentesca di creazione di questo spazio. Ribadiamo la nostra contrarietà alla riforma e chiediamo l’approvazione della proposta.

In contemporanea con il CdA
MARTEDI’ primo marzo h. 10 in cortile delle statue
Stati generali del corpo vivo dell’università
Assemblea Pubblica

Student* in Crisi
http://cuapavia.noblogs.org/

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la crisi egiziana

La crisi egiziana. Domenica 20 febbraio, ore 18, Osteria Sottovento

Si terrà domenica 20 febbraio a partire dalle 18 all’Osteria Sottovento (via Siro Comi, Pavia) l’iniziativa sulla situazione politica e sociale egiziana e sui movimenti che stanno attraversando l’area maghrebina.

La serata, che doveva svolgersi giovedì 10/2 allo Spazio di mutuo soccorso Ex Mondino, era saltata a causa dello sgombero dello stabile, avvenuto quello stesso giorno.

Tra i relatori Pierpaolo Ciancio, redattore di Osservatorio Iraq, e Barbara Airò, docente di lingua araba.

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a pisa

more info qui

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Baroni, il medioevo deve finire!

Il 22 dicembre è stata approvata dal Senato la legge Gelmini di riforma dell’Università. Essa prevede, in un contesto di tagli indiscriminati ai finanziamenti: la trasformazione delle borse di studio in debiti, l’accorpamento di dipartimenti e facoltà, la variazione della composizione degli organi di governo degli atenei con lo spostamento di competenze in merito alla didattica dal Senato accademico al CdA, che sarà composto almeno per il 40% da esterni, nominati e non eletti.

Materialmente, ogni ateneo incarica un’apposita commissione di modificare lo statuto dell’università. Questa commissione applica i principi contenuti nella riforma, lavorando sui vuoti e i silenzi lasciati dalla legge Gelmini. Le lacune verranno progressivamente colmate da decreti attuativi, interpretazioni ministeriali e regolamenti. Non esiste un’applicazione positiva della riforma. La responsabilità della commissione consisterebbe quindi nel limitarne i danni. Le scelte prese cambieranno radicalmente le università per come le conosciamo oggi.

In base a quali criteri sono selezionati i quindici membri di questa commissione? Nello specifico pavese, ogni facoltà ha presentato una rosa di possibili componenti, tra cui il rettore ha selezionato i “prescelti”. Una seduta congiunta di senato accademico e CdA ha ratificato le nomine. Ne risulta la seguente composizione: 7 baroni (6 docenti ordinari e il rettore), 2 docenti di seconda fascia, 1 rappresentante del personale tecnico amministrativo, 2 studenti e 3 ricercatori. La proporzionalità nella composizione della commissione non rispecchia quella delle componenti dell’ateneo. Sono assenti dottorandi, precari della ricerca, dipendenti delle cooperative, specializzandi; 300 ordinari esprimono 7 rappresentanti, tra i 27000 studenti solo 2 siedono in commissione. Le delibere della commissione sono ulteriormente vincolate da un “comitato tecnico di redazione” che costringerà gli indirizzi, le scelte e le decisioni prese dai 15 al rispetto dei principi classisti della riforma.

Non sono previsti momenti di confronto sui temi che verranno trattati, l’iter con cui il nuovo statuto verrà licenziato non è stato reso noto: c’è un palese deficit di trasparenza. Riteniamo che un processo così importante come la riscrittura dello statuto debba essere pubblico e le sedute aperte alla partecipazione di tutte le componenti dell’ateneo. Se ben quattro conferenze di ateneo sono state organizzate per discutere l’iter legislativo riguardante la riforma, perché non organizzarne altre sul suo recepimento all’interno dello statuto? L’assenza di democrazia che contraddistingue questo processo di riscrittura dovrà essere compensata. L’unica condizione affinché ciò avvenga è l’indizione di un referendum tra tutte le componenti dell’università, secondo il principio “una testa, un voto”.

Queste minime richieste devono essere soddisfatte.

La riscrittura dello statuto con la pistola della Gelmini puntata alla tempia non è un momento costituente. Il vero momento costituente sono gli “STATI GENERALI DEL CORPO VIVO DELL’UNIVERSITA’” che saranno convocati a breve.

Student* in crisi

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Discesa dal tetto

Questa notte, dopo due giorni di resistenza sul tetto dell’ SMS ex mondino occupato il 28 gennaio, i due compagni hanno deciso di scendere. La decisione è maturata in un dialogo tra i due e il nutrito presidio sottostante. Tutto ciò a seguito della proposta da parte del rettore di porre all’ordine del giorno del consiglio di amministrazione l’assegnazione di uno spazio al fine della realizzazione dei nostri progetti. Riponendo poca fiducia in questo impegno formale firmato dal rettore, abbiamo però deciso di dotarci di questo strumento per continuare ad esercitare pressione al fine di soddisfare bisogni di cui l’università dovrebbe occuparsi.

Ciò che ci preme sottolineare è che continueremo le nostre battaglie, secondo i nostri metodi. Questo significa che ci opporremo all’applicazione della riforma Gelmini a Pavia, durante le commissioni che verranno istituite per modificare lo statuto dell’università. Il rettore non pensi di avere vita facile e di poter cancellare i problemi che affliggono la nostra università attraverso questa discesa dai tetti. Continueremo sulla strada che abbiamo intrapreso, consapevoli che questi sono solo piccoli passi.

La lotta non finisce oggi. Ci ritroverete presto, su qualche tetto, a bloccare strade o a riprenderci ciò che ci spetta.

Occupanti ex Mondino

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