Contestato Ichino dagli occupanti dell’università di Pavia

STUDENTI CACCIATI DALLA CONFERENZA DEL PROFESSOR ICHINO

Ieri 19 Novembre, il dipartimento di studi giuridici dell’Università di Pavia ha organizzato una conferenza a tema “bilanciamento tra esigenze della flessibilità del lavoro e bisogno di sicurezza” nell’Aula Volta dell’Università. Invitato alla conferenza era il prof. Pietro Ichino, docente dell’Università di Milano e quadro del PD nazionale, nonchè teorico della flessibilità del lavoro. Le posizioni del prof. Ichino riguardo la precarietà sono tristemente note per essere il quadro teorico che avalla e sponsorizza le varie leggi sul lavoro, a partire dalla Treu per arrivare alla legge 30, che stanno obbligando un’intera generazione ad una vita di precariato e sfruttamento.

Gli studenti occupanti dell’aula Magna sotterranea mobilitati contro il ddl Gelimini che volevano entrare alla conferenza sono stati bloccati dalla polizia sulla porta dell’aula stessa e gli è stato impedito di entrare. La chiusura di un evento pubblico a chi porta posizioni diverse da quelle propagandate dai relatori è di per se fatto gravissimo, aggravato ancora di più dalla natura della conferenza che verteva appunto sulle questioni di flessibilità e precariato che riguardano in prima persona proprio quegli stessi studenti che sono stati esclusi. La finta democrazia retorica di cui le istituzioni si vestono impedisce ancora una volta a studenti-precari e futuri precari di mettere questi tristi figuri come Ichino di fronte alle loro responsabilità sociali nei confronti di chi ogni giorno subisce la condizione di sfruttamento data dalla precarietà.

FERMIAMO LA GELMINI RIPRENDIAMOCI IL FUTURO!!!!

Aula Magna sotterranea occupata

dalla provincia pavese

Parla il senatore Pietro Ichino, polemiche in Università

Lezione di economia vietata agli studenti anti-Gelmini

PAVIA. In università si parla di mercato del lavoro, flessibilità, sicurezza. E i giovani che mercoledì hanno partecipato al corteo per la giornata internazionale dedicata al diritto allo studio non possono entrare. A intervenire ieri pomeriggio, nell’aula Volta dell’ateneo, c’era Pietro Ichino, senatore in quota al Partito democratico, ex sindacalista, docente universitario di diritto al lavoro, giornalista. L’aula quasi del tutto piena, esponenti del mondo del lavoro, molti studenti. Ma non a tutti è stato permesso l’ingresso. «Noi siamo arrivati davanti all’aula e le forze dell’ordine ci hanno detto che non potevamo entrare – spiega uno studente, che ieri pomeriggio insieme a una ventina di studenti si è presentato all’ingresso dell’aula nel palazzo centrale dell’ateneo – Mi sembra assurdo che in università si parli di flessibilità e lavoro e che ci sia stato vietato l’ingresso». Intorno alle 17, dall’interno dell’aula, si sono sentite urla, qualche movimento rapido della polizia. Poi tutto è tornato nel silenzio. E’ stato il momento in cui le forze dell’ordine hanno bloccato il gruppo di studenti che da mercoledì ha occupato l’aula magna sotterranea. «Non abbiamo fatto polemica e ce ne siamo andati – aggiunge lo studente – però mi sembra assurdo che non ci abbiano lasciato sentire l’onorevole Ichino, che doveva parlare proprio di stabilità nel mondo del lavoro». Quello che hanno chiesto anche nel corteo di mercoledì: non dover essere per forza precari a vita. Un incontro quello organizzato dal dipartimento di Studi giuridici presentato come «l’occasione per un pubblico confronto sul problema del bilanciamento tra le esigenze di flessibilità del lavoro, poste dalle imprese, e quelle della sicurezza». Con qualche polemica. (ma.br.)

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