Occupata Lettere e Filosofia a Pavia

Questa mattina nell’imminenza dell’approvazione della riforma Gelmini alla Camera gli studenti della facoltà di Lettere e Filosofia hanno totalmente bloccato le lezioni dando vita a cortei spontanei confluiti in un’assemblea generale di facoltà in aula magna.
L’assemblea ha deciso all’unanimità l’occupazione della facoltà ed il blocco della didattica.
Alle ore 14 nuova assemblea di facoltà sotto al rettorato per estendere la protesta agli studenti delle altre facoltà.
In contemporanea si svolgeranno assemblee di facoltà a Economia e Ingegneria, mentre Scienze Politiche si riunirà alle 16.
Non aspettiamo il loro voto, decidiamo noi!

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KIT antigelmini: OUT NOW nelle peggiori aule okkupate

è uscito!
è uscito!
è uscito il KIT ANTIGELMINI
ora ogni student* in crisi ha uno strumento di difesa dalle riforme permanenti
lo puoi trovare in formato cartaceo ai banchetti informativi, nelle aule occupate e in assemblea
lo puoi scaricare pronto per l’uso qui:

KIT ANTIGELMINI

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Aula Magna Sotterranea Okkupata Cartoon

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Fermare il ddl si può, ora! Appello da Palazzo Campana Occupato (Torino) verso il 25 novembre

Da martedì prossimo alla Camera dei Deputati inizierà l’iter finale di approvazione del DDL “Gelmini” destinato adistruggere l’università e la ricerca pubblica di questo Paese.Esattamente 367 giorni fa a Torino occupammo il rettorato dell’Università per denunciare i rischi che questa proposta dilegge si portava dietro. Essa racchiude in sé tutte le contraddizioni politiche e sociali che la nostra generazione si trova adover combattere: un futuro fatto di precarietà; la cancellazione della democrazia dai processi decisionali; lafinanziarizzazione della conoscenza; la ricerca insensata di profitto da ogni attività sociale e culturale.

L’attacco, come ripetiamo senza sosta da almeno due anni, è sistematico: colpisce la struttura dell’università e alcontempo ne azzera i fondi per ottenere un’obbligata privatizzazione. E sistematica è stata la risposta del mondo delsapere: siamo stati in grado di mettere in discussione le logiche del potere e la sua arroganza. Siamo riusciti a minare un consenso trasversale che il DDL aveva riscontrato fin dalla sua presentazione; abbiamosmascherato una cantilenante retorica sul “merito”, dimostratasi un cavallo di troia per privatizzazioni, riduzione didiritti, torsioni autoritarie. Accanto allo strumentale discorso meritocratico proseguono i tagli al diritto allo studio,distruggendo così le prospettive di migliaia di studenti e studentesse che vedono loro negata la possibilità stessa distudiare. La presunta volontà di premiare i “migliori”, senza garantire le medesime opportunità a prescindere dallecondizione socio-economiche di partenza, appare ai nostri occhi una presa in giro ed evoca un’idea che credevamo anacronistica: il classismo.

Una prospettiva che intendiamo rifiutare perché richiama politiche di esclusione, innalza muri che ritenevamo abbattuti,divide il paese tra chi può e chi non può. Oggi questo concetto lo troviamo scritto tra le righe di un DDL, rivendicato amale parole dai comunicati stampa del Ministero o dai “videomessaggi” su youtube. Consapevoli della forza delle nostre ragioni abbiamo occupato il 17 novembre palazzo Campana, oggi sede dimatematica e un tempo storico luogo delle mobilitazioni del sessantotto (fu una delle primissime ad essere occupata nel’67, dando il “la” alla contestazione studentesca). E sempre per le medesime ragioni l’assemblea degli occupanti, riunitiin un’aula magna strapiena, ha deciso di praticare il blocco della didattica, modalità che a Torino non era più stataadottata da decenni.

Il livello di maturità espresso dagli studenti, dai ricercatori e dai lavoratori apre profonde riflessioni sulle potenzialità diquesto movimento: oggi più che mai in grado di invertire una rotta intrapresa da una politica pensata per avvantaggiarel’interesse dei pochi sull’interesse dei tanti. Superata l’onda, la mobilitazione del mondo della conoscenza è capace diesprimere posizioni articolate e radicali, necessarie risposte ai tanti problemi che attanagliano la nostra generazione, apartire dall’università. L’attuale opposizione frontale a questa legge, richiede pratiche che obbligano il mondo dell’università ad uno scatto diconsapevolezza maggiore per rispondere, qui ed ora, a chi intende approvare la riforma. Oggi più che mai siamo (edobbiamo essere) in grado di coniugare un’enorme potenzialità costruttiva, frutto anche delle sinergie con tutte le partidell’università in mobilitazione, con una forte opposizione all’ennesimo (nel senso di ultimo, sia per il governo che pergli atenei) disegno legislativo calatoci dall’alto.

Martedì il DDL Gelmini sarà alla Camera per l’inizio della sua discussione e nel giro di pochi giorni potrebbediventare Legge di Stato. In questi pochi giorni spetterà a noi impedire l’approvazione di una riforma cheattenta al futuro di questo paese e della nostra generazione. Pochi giorni in cui noi studenti, su tutti, abbiamo l’obbligo morale di riunire ed organizzare le forze percontrapporci radicalmente all’approvazione finale della legge Gelmini.

Da martedì 23 novembre dobbiamo occupare le università, bloccare la didattica, riempire le strade. Tutto il paese dovrà scegliere da che parte stare: con l’università pubblica o contro di essa!


Palazzo Campana Occupato

Torino, 20/11/2010

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dal 22 al 24 novembre @ Aula Magna sott.ª Occupata

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Mercoledì 24 assemblee in facoltà

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Contestato Ichino dagli occupanti dell’università di Pavia

STUDENTI CACCIATI DALLA CONFERENZA DEL PROFESSOR ICHINO

Ieri 19 Novembre, il dipartimento di studi giuridici dell’Università di Pavia ha organizzato una conferenza a tema “bilanciamento tra esigenze della flessibilità del lavoro e bisogno di sicurezza” nell’Aula Volta dell’Università. Invitato alla conferenza era il prof. Pietro Ichino, docente dell’Università di Milano e quadro del PD nazionale, nonchè teorico della flessibilità del lavoro. Le posizioni del prof. Ichino riguardo la precarietà sono tristemente note per essere il quadro teorico che avalla e sponsorizza le varie leggi sul lavoro, a partire dalla Treu per arrivare alla legge 30, che stanno obbligando un’intera generazione ad una vita di precariato e sfruttamento. Continua a leggere

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corteo 17 novembre 2010 No Gelmini

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prossime attività in aula magna sotterranea occupata

TUTTI I GIORNI!
-Infopoint sulla riforma
-8.30 colazione
-19.00 aperitivo attivo
-Aula studio fornita di internet (wifi)

SABATO 20= APERITIVO+FESTA C.A.S.P.
DOMENICA 21= CINEFORUM
LUNEDI 22= h16.00= ASSEMBLEA INFORMATIVA sul DDL GELMINI
MARTEDI 23= h21.00= DIBATTITO SULLA RICERCA

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17 nov. corteo & occupazione

Oggi, 17 novembre, giornata mondiale di mobilitazione per il diritto allo studio si sono tenuti cortei in cento città italiane: oltre 200 mila studentesse e studenti sono scesi in piazza.
Anche a Pavia i cortei di universitari e studenti delle superiori si sono fusi in una determinata manifestazione unitaria che ha visto la partecipazione di centinaia di persone.
Al centro della mobilitazione, ovviamente, l’ennesimo progetto di riforma dell’Università steso dal ministro Gelmini, preceduto dai tagli che ormai da anni affamano gli Atenei.
Abbiamo anche oggi ribadito la nostra totale indisponibilità ad accettare la dismissione definitiva dell’Università pubblica: dietro alla retorica della meritocrazia e dell’efficienza si nascondono la privatizzazione degli Atenei, la mercificazione del sapere e l’istituzione di barriere sociali all’accesso alla cultura.
Contro la retorica della crisi, occorre rilanciare l’unità dei soggetti sociali colpiti dalle politiche di austerità, servono autorganizzazione, processi di autoformazone, servizi autogestiti.
Ci stiamo riprendendo il futuro e i diritti che ci spettano, non accettiamo un esistenza precaria.
L’assemblea svoltasi in chiusura del corteo ha deciso di occupare l’aula magna sotterranea dell’università per farne luogo di controinformazione e mobilitazione in vista della discussione alla Camera del DDL Gelmini, il prossimo giovedì 25 novembre.
Smettila di aspettare che qualcuno ti aiuti, non succederà. Vieni in aula magna sotterranea e organizzati con chi condivide la tua condizione.
http://facebook.com/studentincrisi
http://cuapavia.noblogs.org
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