comunicato di student* in crisi –
contro l’università azieda
In questi giorni il teatrino
delle elezioni universitarie si è ripresentato da copione. Persone
assenti tutto l’anno dalle facoltà rispuntano per accaparrarsi
qualche voto, inondando l’università di manifesti populisti, in
mancanza di argomenti validi. La loro presenza è però
contraddittoria: i partiti di riferimento affossano l’università
attraverso tagli alla didattica e l’ingresso dei privati. Perché lo
fanno? Semplice, ogni seduta accresce il loro punteggio nella
graduatoria politica, segna un passo nella carriera che vorrebbero
fare all’interno dei loro partiti di riferimento (Pesato
docet).Quest’anno la farsa ha però qualcosa di speciale. Quasi
tutti hanno usato la campagna elettorale per scagliarsi contro i
“rossi che infestano l’università”, quelli che dall’anno
passato sono schierati contro la riforma Gelmini e la distruzione
dell’Università Pubblica. Ateneo Studenti ha appoggiato la
riforma Gelmini e sta strumentalizzando un momento di lotta politica
a fini elettorali.
Cerchiamo di chiarire i
fatti!
Martedì 4 maggio il CS
Barattolo è stato murato e sgomberato su mandato della giunta
targata PDL-Lega. Dopo poche ore un corteo di 300 persone ha
attraversato la città e si è concluso in università. Una festa
universitaria, organizzata da tempo dal collettivo universitario
Student* in crisi, è stata spostata dal Barattolo ormai chiuso in
Università, il luogo dove la maggior parte di noi studia e passa il
proprio tempo. L’ingresso è stato pacifico e solo a causa dell’alto
numero di persone il bidello presente all’ingresso dell’università è
stato spintonato. Nessuno ha malmenato. Nessuno ha danneggiato nulla,
al contrario di quanto affermato. Al bidello sono state portate le
scuse e tutto si è concluso in un clima sereno. Vista l’anomala
situazione in città, l’aula del ‘400 è stata regolarmente concessa
regolarmente dal rettore, il quale, così facendo, riconosce
l’esistenza del problema degli spazi aggregativi in città. Tuttavia,
successivamente se ne lava le mani e dichiara falsità riguardo ai
fatti accaduti quella sera: il provvedimento di chiusura delle aule
studio negli orari serali giunge in contrasto con la sua concessione
della sera prima, e a fronte della mancanza di volontà del rettore
di dare il proprio contributo a sanare il conflitto sociale generato
dallo sgombero del Barattolo. Un’ ottima soluzione!
Tornando
ad Ateneo studenti alias Comunione e Liberazione alias compagnia
delle opere alias una lobby con un giro d’affari da 70 miliardi
all’anno, non paghi delle pressioni lobbistiche che già esercitano
sull’Università (copisteria CUSL ad esempio…) e del controllo
pressoché egemonico che hanno sulla sanità pubblica lombarda, ora
vorrebbero sfruttare questa situazione per gettare infamia su chi
protesta contro la riforma Gelmini e ha messo in luce il loro
appoggio all’aumento delle tasse universitarie. Condannano le
occupazioni degli studenti, ma, tramite un sistema di favori e senza
concessioni formali, detengono le chiavi della cosiddetta “aula
delle studentesse”.
Azione Universitaria, alias
PDL,vorrebbe cacciare una fantomatica armata rossa dall’Università,
per insediarvi quei fascisti con i quali hanno sfilato nella
manifestazione nazionale di Milano del 29 Aprile e che ha sollevato
proteste in tutta Europa. Così come il torneo di calcetto
organizzato dai nazi fascisti milanesi all’interno della “settimana
nera” .
Entrambi questi gruppi si macchiano inoltre della colpa
di avere concesso spazi nelle loro bacheche elettorali al “Blocco
studentesco”, organizzazione neofascista e revisionista, che l’anno
scorso aggredì con spranghe e cinghie gli studenti medi riuniti a
Piazza Navona.
«con le tasse più alte gli
studenti non si parcheggeranno più in università»
Matteo Greco, candidato al
CDA dell’Università di Pavia per “Ateneo studenti”