Questa mattina alle 9 un dispiegamento di Polizia, Carabinieri, Vigili Urbani e Vigili del fuoco ha sgomberato, su richiesta del rettore Angiolino Stella i locali dell’ex Mondino, occupati il 28 gennaio dagli studenti allo scopo di creare uno spazio di mutuo soccorso.
Questa è la forma di dialogo proposta dal governo dell’Università, che in questi anni non ha esitato a scaricare sulle spalle degli studenti i tagli l’Università e le proprie incapacità, aumentando le tasse e comprimendo ulteriormente i già esigui servizi di diritto allo studio.
Stanchi di elemosinare welfare studentesco ad istituzioni sorde ed impotenti gli studenti hanno iniziato a costruirlo autonomamente: nell’ex mondino stavano organizzando un collegio, una mensa, aule studio permanenti, una copisteria a prezzi di costo, un cinema e una sala per conferenze e seminari nello spirito dell’autoformazione.
Produrre senso critico e solidarietà, questo è l’obbiettivo dello Spazio di Mutuo Soccorso.
Far rivivere locali dismessi, destinati a rimanere abbandonati, attraverso l’autorganizzazione degli studenti: questo è il nostro strumento.
Ancora una volta le nostre proposte per un dialogo costruttivo si sono scontrate contro i muri di baroni abituati a gestire l’ateneo come signori feudali.
La violenza subdola che viviamo ogni giorno nella nostra condizione di studenti e lavoratori precari si è palesata oggi nella sua forma più esplicita attraverso la repressione ordinata dal rettore.
Per contrastare quest’azione alcuni studenti hanno deciso, rischiando la propria incolumità, di salire sul tetto dell’ex-mondino.
A tanto bisogna arrivare in questo paese, in questa città, per difendere i propri diritti.
Non creda Stella di poter chiudere la partita con un colpo di mano. Qui non finisce niente se non lo decidiamo noi. Noi che siamo il corpo vivo e sano dell’Università.