Giovedì 25 novembre: il giorno dopo l’occupazione di lettere e filosofia, la protesta contro il DDL Gelmini in discussione alla Camera continua e si allarga a macchia d’olio.
Assemblee si sono tenute in mattinata presso il polo umanistico e il polo scientifico. Alcuni ricercatori hanno dato inizio all’occupazione del tetto della Nave (ingegneria & scienze), mentre le studentesse e gli studenti hanno occupato fisica. Una prima lezione in occupazione di Roberto Vecchioni si è trasformata in un corteo spontaneo che si è diretto verso il polo scientifico, da cui in contemporanea si è mossa un’altra manif sauvage.
Morale: città paralizzata per ore, traffico in tilt, blocchi stradali lungo i viali, gli incroci e gli snodi principali, assemblee improvvisate durante i blocchi stradali e assemblea conclusiva in piazza della Vittoria, nel cuore del centro cittadino.
Intanto, la mobilitazione cresce di intensità anche nelle altre città e il governo è costretto a rinviare il voto a martedì prossimo. Fermare la riforma si può e lo stiamo già facendo, continuiamo fino al ritiro del DDL!
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